Siamo alla frutta…!

Siamo alla frutta

Ho visto una signora anziana chiedere ad un negoziante se ci fossero vivande scadute da acquistare a poco prezzo. “Siamo alla frutta!”… sebbene tra poco dovremo rinunciare anche a quella.

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Eppure, se si provasse a non considerare “diritti acquisiti” (e perciò non “intoccabili”) tutte quelle posizioni sociali ed economiche costruite sulla base di “nomine” e “autonomine”, aumenti di stipendio fino a cifre spropositate e senza alcun fondamento logico, “premi” di fine rapporto a prescindere dai risultati conseguiti, pensioni da capogiro solo per aver ricoperto un incarico di prestigio, eccetera. Se solo si provasse a riconsiderare tante situazioni consolidate nel tempo solo per un pessimo andazzo a cui qualcuno ha dato il via in passato e che è diventato una regola per arricchirsi fino all’inverosimile, allora si potrebbe ricominciare a guardare al futuro con occhi diversi, a guardare verso un futuro che oggi diventa sempre più una chimera espropriata alle nuove generazioni.
Quando si legge che tanti personaggi prendono attorno al milione di euro all’anno, viene spontaneo farsi due conti e notare come si sarebbe potuto dare lavoro a tante persone a stipendio “normale” offrendo la possibilità a tante famiglie di vivere una vita dignitosa. Creando queste voragini tra chi guadagna cifre da capogiro e chi annaspa per un piatto caldo da portare in tavola almeno una volta al giorno non si è fatto altro che alimentare una “guerra” tra poveri che non vedrà mai né vincitori, né vinti; e chi ne è stato artefice se ne resta seduto sugli spalti di questa gigantesca arena a fare da “pubblico” e ad assistere ai “combattimenti”. Ma si dice che il mondo sia rotondo e che giri… E un giorno “girerà”, quantomeno a “sfavore” di chi oggi è lì a godere di ogni privilegio possibile mentre ogni giorno la cronaca di Tg e giornali racconta di nuovi suicidi. E potrò anche sbagliarmi, ma… quel giorno diventa sempre più vicino!

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