Articolo 32 “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di Legge. La Legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
Se non si può obbligare nessuno ad un determinato trattamento sanitario tranne che per disposizioni di Legge, mi chiedo per quale ragione non si tenga pure conto del fatto che, per il rispetto della persona umana -i cui limiti non possono essere violati dalla Legge stessa-, si debba poter accedere a cure terapeutiche, anche sperimentali, che siano l’unica speranza per la sopravvivenza di un essere umano. E se si parla di bambini, la cui tutela è affidata ai genitori (salvo restrizioni da parte di un Giudice per inadeguatezza da parte di questi ultimi), perché non si garantisce ai genitori di decidere se avvalersi di terapie che -anche se ancora non riconosciute dalla comunità scientifica- sembrano rivelarsi l’unica speranza di tenerli in vita e migliorarne la qualità?
E’ disumano negare la possibilità di ricorrere alle cellule staminali per tutti quei casi che non hanno altre vie d’uscita. E’ disumano -e a mio avviso anche incostituzionale- sia nel non dare pari opportunità a tutti coloro che ne fanno richiesta, sia nel negarlo come principio a quei bambini che non rientrano nei casi che la recente Legge ha previsto. E’ disumano, è incostituzionale, è criminale. I bambini non possono decidere di loro spontanea volontà, ma se anche potessero, questo Stato non rispetterebbe la loro scelta poiché si asserve ad una comunità scientifica troppo spesso legata al doppio filo della ricerca e della tutela della salute, e a quello dei fortissimi interessi economici delle multinazionali che vogliono detenere il potere sulla salute pubblica. A loro è concesso di bloccare qualsiasi forma di ricerca e di prestazione che si scosti dalla logica del profitto e dei loro interessi di lobbyes. E molti politici -così come troppo spesso il giornalismo di inchiesta ci dimostra-, in un modo o in un altro, sono complici di questo sistema che gioca sulla pelle degli esseri umani, che si tratti di immettere o ritirare farmaci dal mercato, o di consentire la piaga del gioco d’azzardo legalizzato, o quant’altro.
La verità è che la schiavitù nei confronti del denaro sopisce o annienta le coscienze, quasi come se tutto ciò che si va a consentire o negare non possa incidere in alcun modo su se stessi, sulla propria famiglia, sui propri amici, sulla propria gente. Non posso e non voglio credere che le persone che sono responsabili di tutto questo siano perfettamente coscienti del male che fanno a chi non gode di alcuna protezione, di alcun privilegio, di alcuna possibilità di opporsi alla negazione dei propri diritti. Non voglio crederlo e, anzi, auspico che un rigurgito di coscienza, di onore, di onestà intellettuale possa intervenire e far aprire gli occhi a tutte queste persone che potrebbero fare tanto per la collettività traendone un beneficio molto più grande, molto più gratificante, sebbene di solo valore morale.
Piuttosto che continuare a favorire chi ha solo da guadagnare da modifiche sostanziali alla nostra Costituzione, che si pensi ad applicarla nella sua totale interezza e con lo stesso spirito con cui è stata scritta, e avremo certamente un mondo migliore.
“SI” all’accesso alle cure con le staminali per tutti coloro che non hanno alternative per continuare a vivere, e “SI” alla ricerca con più fondi per garantire soluzioni che non tengano conto degli interessi economici, ma della salute delle persone.
“SI” alle cure con le staminali!
Giancarlo Aspromonte > Riflessioni Spettinate > “SI” alle cure con le staminali!