Il Consiglio Regionale della Lombardia si dimette, ma i Consiglieri continuano a percepire le loro belle “sommette” come se nulla fosse successo fino a che non saranno eletti i nuovi: è giusto? Ma assolutamente no! “Ma la Legge è così…”… La Legge è così? E chi se ne frega! La Legge, cari signori Consiglieri -e politici in genere-, che senza alcun ritegno andate persino in televisione a “sbandierare” i vostri diritti da Parlamentari o da semplici Consiglieri Regionali, l’avete fatta voi! E l’avete fatta senza il nostro consenso, perché l’avervi mandati ad amministrarci e a governarci, non è stata una delega in bianco per consentirvi di concedere a voi stessi -casta di affamati di soldi- privilegi a dire basta, somme assurde di stipendi e di vitalizi, rimborsi di ogni genere e chi più ne ha, più ne metta!
La faccia tosta che venite a mostrare, e le assurde giustificazioni che date anche davanti ad un uomo che è stato licenziato per avere avuto un infarto e al quale viene dato un assegno mensile di 250 euro (e che deve pagarsi anche le medicine), sono allucinanti e spudoratamente vergognose!
Ma chi vi credete di essere? Ma COSA vi credete di essere? Lo avete capito o no che se non riusciremo a “spazzarvi” via con le buone, prima o poi verremo sotto le varie sedi istituzionali a fare pulizia? E non credo che vi farà piacere ricevere tutto insieme “il Popolo” onesto e arrabbiato… non credo che vi convenga, soprattutto! Allora, perché non mostrate di aver capito (visto che DOVETE andarvene tutti a casa), e vi dimettete e firmate un atto di rinuncia a tutti i privilegi (ma proprio tutti) a partire da oggi stesso? E nei privilegi, per amor di Dio, non dimenticate di inserire i vostri stipendi, o meglio, quelli che avete il coraggio di chiamare “stipendi”, ma il cui vero nome è “FURTO”!
Vorrei ricordarvi che in Italia c’è gente che è costretta a vivere di elemosina, o che prende una miseria di pensione di 300 euro al mese, o che lavora 12 ore al giorno per avere uno stipendio di 800 euro… Ma ve lo immaginate che vita fareste voi, così abituati ad essere serviti e riveriti, con somme del genere? Ve lo immaginate come vi sentireste a mettervi in fila alla mensa dei poveri? O a coricarvi sotto un ponte coperti con un cartone sporco e umido?
Oh, io ogni tanto ci provo ad immaginarvi così, ma non per punirvi, no… Lo faccio perché nel mio immaginario spero sempre che possiate rinsavire e mettervi sul nostro stesso piano, così da comprendere il perché siamo così arrabbiati con voi.
Quando vi sento parlare dei vostri “diritti acquisiti” ripenso a quelli che ciascuno di noi ha acquisito nel momento della sua nascita, in base alla Costituzione Italiana, e non capisco la differenza: perché non siamo tutti “uguali” come dice l’Articolo 3, ad esempio? O perché quando vado a pagare le cifre assurde che pretendete mi sembra sempre che non abbiate rispettato il numero 53 di quella stessa Costituzione?
Scendete da quel “gradino” sul quale immaginate di stare, perché noi siamo stanchi davvero… e questa volta non credo proprio che stiamo più scherzando!
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Bèh!! la rabbia è quella ti tutti i cittadini, il disagio della maggioranza. Mi chiedo perchè se siamo tutti ARRABBIATI, non ci diamo una mossa? le rivolte popolari?! perchè no, siamo in maggioranza ci servirà pure a qualcosa, oppure ci fa comodo così? perchè andiamo a votare? perchè ci facciamo prendere ancora per il c..o? perchè???
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caro Giancarlo , condivido in pieno la tua rabbia , che è anche la mia e penso un po di tutti , ma penso che il tuo appello non potrà mai essere esaudito , perchè questo farebbe pensare che ad accoglierlo ci siano uomini con dignità , degni del compito istituzionale , ma , purtroppo sappiamo entrambi che non è cosi , sappiamo che i nostri politici sono dei vampiri che non smettono di succhiare il nostro sangue finchè non ci avranno sfinito ,gente che non riuscirebbe mai a rinunciare al lusso che noi tutti gli permettiamo . No penso che dobbiamo essere noi a mandarli a casa e fare in modo che ci stiano per sempre , siamo alla frutta non abbiamo bisogno di qualcuno che rida di noi