Quasi tutto si può dire con una parola, ma…

Quasi tutto si può dire con una parola, ma...E’ vero, sia “ti amo” che un bel “vaffanculo” si possono dire con queste semplici parole e -spesso- se per farlo si cominciano a scrivere pagine su pagine per spiegare le sensazioni, le motivazioni, le emozioni che portano a pronunciare queste o altre semplici cose, si trova poi difficoltà a leggere e le si definiscono persino inutili…
Però, se veramente così fosse, perchè scrivere libri di ottocento pagine per dire che due ragazzi si incontrano dopo una vita travagliata e alla fine vivono felici e contenti? Non è forse per arricchire di particolari e di emozioni il libro stesso?
Tutto si può dire con parole semplici, talvolta anche soltanto con semplici gesti, senza neppure parlare, ma per chi scrive, per chi sente il bisogno di non “esplodere dentro” per le sensazioni che sta provando -belle o brutte che siano- diventa quasi indispensabile, necessario -oserei dire “vitale”- essere prolisso e scrivere trattati anche solo per dire “ti amo” o “vaffanculo“.
Spero che le persone che leggono le cose che di tanto in tanto scrivo, possano comprendere, leggere e -se possibile- non concludere con un bel “vaffanculo!“.
(Mi si passi come licenza poetica l’uso ripetuto -per ben tre volte- di un termine, più che di un linguaggio, per scelta non adoperato abitualmente e per il quale mi scuso.)

(giovedì 21 giugno 2012 alle ore 09.59)

0
0

0 comments

  • Hello, guest