“Rilanciare l’azione del Governo“, “Non è più rimandabile“, “E’ il momento di rimboccarsi le maniche“, “Servono le riforme strutturali“, “Il Paese non può più aspettare“…Queste e quante altre frasi fatte ricorrono quasi quotidianamente nelle dichiarazioni dei politici italiani! Ma perché non si rendono conto che vanno avanti da decenni con queste filastrocche senza mai veramente agire di conseguenza? L’unica cosa che potrebbero fare per salvare il Paese non la ipotizzano nemmeno, anzi -semmai-, fanno di tutto perché non accada: andarsene tutti a casa! Immagino già i titoloni dei giornali e l’esultanza del Popolo: “Clamoroso! I parlamentari si dimettono in massa e non si candireranno mai più!“… e vai! Tutti in piazza a ballare, gridare e festeggiare per giorni e giorni.
Fantascienza! Pura fantascienza, soprattutto dando un’occhiatina alla Legge Elettorale in discussione. Si difende con le unghie e con i denti il mantenimento delle liste bloccate per non rischiare di non essere rieletti, così come la candidatura in più Collegi, e si cerca di arginare più possibile le Forze “scomode” inserendo vincoli apparentemente insormontabili. Si finge di non sentire quanto gli elettori stiano chiedendo a gran voce di potere scegliere, proprio per farne restare a casa quanti più possibile.
Quando sento le espressioni che ho citato all’inizio non so se sia meglio ridere, o se sarebbe meglio piangere… Povero Popolo Italiano!
Che dispiacere che provo pensando a quanto sangue è stato versato per conquistare libertà e democrazia, e a come -invece- ci stiamo accontentando di tutt’altro! Penso a come si sarebbe comportato il compianto Pertini se fosse stato lui, oggi, Presidente della Repubblica, e a come mi risponderebbe mio padre se gli potessi chiedere il suo giudizio sull’attuale situazione politica, economica e sociale dell’Italia. Ci penso e mi rendo conto che c’è ben poco da ridere!