Montalto Uffugo, San Vincenzo La Costa, San Fili: in comune una strada disastrata e niente autobus.

20140319_110433Da Montalto a San Fili, passando per le frazioni montane, povere auto! Una strada che attraversa il territorio di tre Comuni (Montalto Uffugo, San Vincenzo La Costa e San Fili), ma che -a parte il breve tratti nel comune di San Fili tenuto un po’ meglio- in nulla differisce nei vari tratti di competenza (e credo che in molti punti, centri anche l’Ente Provincia): buche dappertutto, avvallamenti, frane e chi più ne ha, più ne metta. Non un autobus che percorra questa tratta, ne in un senso, ne nell’altro, con probabile scusante delle frane che in alcuni punti hanno ridotto la sede stradale (questo nel comune di Montalto). Proprio a causa di questo “difetto” di collegamento, sto percorrendo da un paio di settimane due volte al giorno la strada in questione e ancora non riesco a capacitarmi di come si possa far arrivare le vie di comunicazione a questo livello di pericolosità, visto che in molte curve si è costretti ad andare contromano per evitare le voragini che si sono create sull’asfalto.
DSC_2468Quelle che erano un tempo strade di competenza delle Province (Enti a mio avviso perfettamente inutili), da qualche anno sono state “ridisegnate” per quanto riguarda la gestione della manutenzione, e nei tratti definiti “abitati” la “palla” è passata ai Comuni che si sono dovuti accollare un’ulteriore spesa da inserire nei già esigui Bilanci. Premesso che il bitume si frantuma generando le buche per una serie di motivi riconducibili al traffico sempre più in aumento, al passaggio dei mezzi pesanti, alla pioggia, al movimento del suolo, eccetera, non si può non restare perplessi sulla scarsa attenzione che gli Enti coinvolti mostrano verso questa importante via di collegamento fra tre comuni e con la Superstrada per Paola (che altrimenti andrebbe imboccata a Quattromiglia). A parte due brevi tratti nel comune di Montalto interessati da un movimento del fondo stradale che aveva creato dei gradoni, tra Parantoro e Santa Maria La Castagna, nessun intervento è stato fatto, ne di bitumazione completa, ne di livellamento delle enormi e pericolose buche, in nessuno dei tre Comuni interessati. Sempre tra Parantoro e Santa Maria La Castagna, poi, là dove una imponente frana aveva completamente spostato e cancellato una parte di strada, vi è tutt’ora un tratto con una frana che occupa metà carreggiata e un altro tratto dove il muretto di contenimento a gabbioni di pietra è stato quasi subito travolto dal peso della terra che avrebbe dovuto contenere riducendo anche lì la carreggiata. In effetti, un autobus che volesse percorrere quel tratto avrebbe difficoltà a passare poiché nell’incrociare altri veicoli si creerebbero situazioni di pericolo, e ne è pensabile che si possa mettere un semaforo per creare un senso unico alternato, vista l’appetibilità degli accumulatori di corrente per il loro funzionamento, oltre agli stessi semafori.
DSC_2470Cosa dire. Sicuramente urge che vengano presi dei provvedimenti sia per la strada che ormai andrebbe interamente asfaltata (e questo è valido per tutti e tre i Comuni coinvolti e per l’Ente Provincia, quasi sicuramente), e sia per il ripristino del collegamento con gli autobus che prima di queste frane mi sembra esistesse (ma che andrebbe creato, a prescindere se prima fosse così oppure no).
Senza dimenticare che lo stesso problema tocca i due comuni di Montalto Uffugo e San Benedetto Ullano, passando per Vaccarizzo e poi Piano dei Rossi e Marri, in un tratto di competenza della Provincia: quanti anni sono trascorsi da quando quella strada è interrotta? Qualcuno dice che “dall’alto” il ripristino è stato definito eccessivamente costoso: può darsi che sia così, ma credo che non lo sia mai quanto il mantenimento in vita di un Ente il cui solo costo politico annuale, probabilmente, basterebbe per rifare quella strada.
Presto diventeremo da “Terzo Mondo”, soprattutto quando dovremo cominciare, come Paese Italia, a mantenere l’impegno di riduzione del debito, sottoscritto in modo alquanto sciagurato con l’Europa in un momento di follia politica. Poveri noi!
(Qualche foto, giusto per dare un’idea, ma non sapevo cosa scegliere, visto il degrado totale)
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