Sebbene riaperta da poco tempo, la Strada Provinciale denominata Via Toscanini, a Montalto Uffugo -scendendo per San Nicola verso Taverna-, proprio nel punto dove sono stati eseguiti i recenti lavori ha cominciato ad avvallarsi. C’è un segnale di deviazione che per fortuna degli automobilisti avvisa del pericolo, ma rimane da chiedersi come sia possibile che, nonostante i diversi mesi che sono stati necessari per eseguire il lavoro, nonostante i piloni in cemento armato che si vedono fuoriuscire con lo scivolamento del terriccio che si trova accanto alla strada, il fondo stradale stia cedendo di nuovo.
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Volendo trovare la risposta più semplice e più banale, basterebbe pensare che anche qui siamo in Italia, forse ancor più che in altre regioni, ma questa risposta, ormai, non ci basta più. Sono stati commessi errori in fase di progettazione? In fase di esecuzione? Materiali sbagliati? Calcoli e capitolato non corrispondenti a quanto poi è stato realizzato? E di chi è la responsabilità? L’Ente Provincia ha vigilato? E il Direttore dei Lavori?
La terra è certamente “stanca” di tutto lo stress che l’uomo le provoca con la sua mania di progresso e di sfruttamento, ma è possibile che non si possa vedere un lavoro pubblico eseguito in modo corretto, ben fatto e duraturo? Perché mai le strade costruite dagli antichi romani continuano a durare a distanza di migliaia di anni, e un piccolo tratto di strada costruito qualche mese fa -nonostante tutto il progresso fatto, tanti studi nel campo ingegneristico, ricerche geologiche e chi più ne ha più ne metta- è già da segnalare come pericoloso?
E’ proprio vero: tutto ciò che viene dopo, non sempre si può chiamare progresso!
E’ anche vero che, probabilmente, il collegamento tra il Centro Storico e Taverna, passando per la frazione di San Nicola, non gode di tanta fortuna, visto che il tratto della vecchia provinciale che porta alla piazza principale è interrotto (almeno questo dice la segnaletica), e la strada che scende da Sant’Angelo… “scende” in continuazione e tra poco non sarà più percorribile (e anche qui, nonostante i ripetuti interventi, sebbene mai di entità rilevante).
Considerato che soldi da spendere non ce ne sono -ovviamente si parla dei soldi per i servizi ai Cittadini, per le opere pubbliche, per gli interventi necessari, non certamente di quelli che devono rimpinguare le casse della politica e dei politici con tutti gli annessi privilegi ed iniziative varie per “promuovere” la loro attività (???) e garantirgli la “conservazione” della poltrona che pensano di avere guadagnato (???)!-, e considerato che si prevede che ce ne siano sempre di meno -ma sempre di quelli destinati ai Cittadini, eccetera eccetera…-, non sarebbe opportuno vigilare e assicurarsi che quei pochi che vengono spesi risolvano il problema in modo definitivo? O si deve sempre sospettare che ci sia “qualcuno” che ha interesse a far si che sullo stesso problema si intervenga più volte per potere in qualche modo esercitare un potere sulle Ditte appaltatrici (o magari “incassare” un “extra”)?
Suvvia, amici politici, non vi chiediamo molto, ma solo di evitarci questi dubbi che sono veramente poco edificanti anche per noi che dobbiamo solo immaginarli!