Montalto Uffugo: “Elezioni”, tra presente e ricordi del passato.

ComizioIl vedere come un mio carissimo amico ha raccolto simpaticamente i diversi “santini” dei Candidati legandoli tra di loro con un adesivo, ha riportato la mente a ricordare la mia infanzia “elettorale“. Quando ero bambino, durante la campagna elettorale, dai finestrini delle auto lanciavano volantini, fac-simili e “santini” elettorali; il lancio di questi ultimi per noi era una festa, perché erano di cartoncino più duro e -in quelli più di lusso- c’era pure la foto. Li collezionavamo, facevamo a gara a chi ne aveva di più. Oggi non è più permesso questo modo di propaganda, o forse nemmeno allora lo era, ma non oso immaginare quanta carta troveremmo lungo le strade e senza più quei bambini festanti pronti a ripulire tutto in pochi minuti pur di avere la meglio sugli altri in quanto a numero e a diversità di candidati.
Erano altri tempi. Tempi in cui si davano quattro preferenze, tempi in cui ti “segnavano” la scheda con le specifiche sequenze di voto per identificare gli eventuali “infedeli“, tempi in cui un candidato aveva la capacità di “schiavizzare” un gran numero di elettori con piccoli favori o con promesse di posti di lavoro in Enti Pubblici.
Di tutto questo oggi è rimasta radicata l’abitudine a promettere l’impossibile (vedi l’ospedale a Taverna che qualcuno promette in breve tempo in caso di vittoria, vedi i posti di lavoro in aziende ancora esistenti solo nell’immaginario di qualche imprenditore) pur di strappare voti agli avversari e provare a vincere. La differenza sostanziale tra quei tempi e oggi sta nel fatto che la gente -per fortuna- non è più “credulona” e non si lascia prendere in giro. Chissa, magari continua a fare breccia l’elargizione di denaro a chi vive momenti difficili, ma forse i tempi stanno cambiando anche per queste persone che sono stanche di sentirsi schiave, oltre che povere, e vogliono provare a riconquistare la dignità perduta.
Oggi, molto più che ieri, si ha bisogno di credere che si possa cambiare, che il proprio futuro e quello della comunità in cui si vive possa essere migliore. È per questo che bisogna saper essere liberi nella scelta, senza lasciarsi vincolare da niente e da nessuno.
Buon voto a tutti!

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