L’Italia è un Paese dove questo tipo di rivoluzione non avverrà mai, nonostante possa sembrare che ci sia gran fermento, politico e anti-politico, nonostante un’apparente aria di libertà e indipendenza di alcuni giornali e di alcuni giornalisti, nonostante il web che spara a zero contro tutto e contro tutti.
L’Italia è un Paese incapace di intraprendere un percorso dove ci sia il rischio di perdere il “poco” (ma soprattutto il “tanto”) che si ha; dove occorre marciare in prima persona, senza possibilità di delegare ad altri la battaglia per i propri diritti; dove si incorra nel rischio di trovarsi davanti un esercito altrettanto stanco di subire, ma incapace di ribellarsi ai propri Generali e al proprio Governo.
L’Italia è un Paese che ha sempre saputo “chinare il capo” e “obbedire“, che non ha mai conosciuto le vere trasgressioni quali l’andare a piedi per un mese intero per protestare contro il prezzo dei carburanti, o smettere di usare eccessivamente il telefono per contestare le tariffe altissime e così via.
L’Italia è un Paese in cui la Libertà è stata confusa con il proprio libertinaggio, e il Diritto con le esigenze personali di ciascuno a discapito dei diritti degli altri.
Oggi posso affermare con certezza che chi mi governa non mi rappresenta, ma che non mi rappresenta neppure il Popolo Italiano.
E’ il 30 di Giugno del 2012, pochi minuti a mezzogiorno: svegliamoci, perchè tra poco sarà troppo tardi e noi avremo solo dormito!
(sabato 30 giugno 2012 alle ore 11.47)