Nelle famiglie italiane, quando nasce un bambino è una gran festa e per almeno10 anni viene ricordato il compleanno con una festicciola più o meno in grande. Poi si fa una pausa fino ai 18 anni, soprattutto perchè i ragazzi non amano più festeggiare in famiglia, ma vogliono la loro indipendenza. Poi si festeggiano i 40, considerati il traguardo che segna un nuovo inizio per la vita delle persone. Poi i 50 e poi, decennio per decennio, in attesa del colpaccio dei 100 anni.
Non è lo stesso per le Istituzioni.
Ogni anno, che sia il decimo o che sia il centoventiseiesimo, viene fatta la festa in pompa magna per ricordare a tutti l’anniversario, quasi come se si temesse di non arrivare al successivo, perchè altrimenti non capisco le ragioni. E’ così difficile festeggiare ogni decennio o, ancora meglio, ogni 50 anni? Soprattutto in tempi così drammatici di crisi mondiale, non sarebbe meglio evitare di ostentare ricchezze che non abbiamo mascherando ogni occasione come un tributo a questi o a quelli colpiti da eventi straordinari? Non basterebbe forse la sola festa della Repubblica per ricordare al mondo che ci siamo? Se proprio si devono spendere soldi per festeggiare il compleanno dell’Arma dei Carabinieri o della Polizia o di qualsivoglia altra Forza Armata o Istituzione, non sarebbe meglio festeggiarla dando loro più risorse per svolgere i loro compiti?
No, in Italia, siamo capaci di fare festa anche il giorno dell’anniversario della prima pipì del nostro gatto… e intanto il popolo muore di fame.
Complimenti, Italia!
(martedì 5 giugno 2012 alle ore 11.15)
Festa anche per l’anniversario della prima pipì del nostro gatto…
Giancarlo Aspromonte > Io la penso così... > Festa anche per l’anniversario della prima pipì del nostro gatto…