Domani, 26 Dicembre 2013, nel rione San Pasquale a Montalto Uffugo sarà rappresentato il Presepe Vivente. E’ una delle zone più antiche del nostro Centro Storico, sofferente nella sua bellezza per lo stato di abbandono in cui versa. Case abbandonate e pericolanti, illuminazione appena sufficiente, scoli di acqua piovana che si innestano nella rete fognaria e -da quello che mi dicono alcuni residenti- scoli provenienti da lavandini e non si sa da cos’altro, che si riversano nei condotti a cielo aperto dell’acqua piovana.
Ho ripercorso alcuni vicoletti dai quali mancavo da oltre trent’anni, e sono sempre uguali, sempre con il selciato in pietra, molto scoscesi, tranne in alcuni punti dove è stato messo il cemento. Alcune case hanno l’intonaco fatto di recente, altre conservano lo stesso aspetto estetico di allora, con le pietre in bella vista, con crepe talvolta preoccupanti. C’è qualche residente nuovo rispetto a prima, altri sono andati via mentre tanti sono rimasti per non abbandonare le proprie radici o solo anche perché impossibilitati a spostarsi altrove. E’ per queste persone (e sottolineo “persone”) che bisogna impegnarsi per rendere quel quartiere degno di essere abitato.
Mentre ero lì a scattare qualche foto, ho visto attraversare un sottopasso di Via Carmine ad una donna che teneva una bambina per mano e la proteggeva dall’acqua che scendeva dall’attraversamento dell’acquedotto comunale e dalla rete fognaria. “Questa che scende ci hanno assicurato che è acqua”, mi ha detto, “ma questa che proviamo a non calpestare è fogna! E si sente dalla puzza!”. In effetti c’era un odore nauseabondo e il liquame che veniva fuori era di chiara origine fognaria. “Lo abbiamo segnalato tante volte, ma qui viviamo nel Terzo Mondo!”…così si esprimeva imprecando un altro residente. “Aiutateci! Scrivete sui giornali, noi non sappiamo più cosa fare!”. Che tristezza! E pensare che proprio domani rappresenteranno il Presepe Vivente esattamente a partire da quel posto, magari sperando che chi si recherà a prendere parte a questa manifestazione possa diventare megafono della loro protesta.
Sono sempre più convinto che amministrare un Comune non sia facile, che le esigenze e i problemi siano molteplici, ma resto comunque del parere che ciò che dovrebbe essere una priorità non può diventare un vago ricordo tenuto in vita solo dalla voce stanca di chi subisce un’ingiusta emarginazione. Visto il periodo, verrebbe di chiedere il “favore” a Babbo Natale o alla Befana, ma mi appello almeno al Responsabile dell’Ufficio che si occupa della Salute Pubblica, perché possa prendere atto del degrado e del pericolo di questa fogna per i Cittadini e provvedere nell’immediato a trovare una soluzione. Credo sia un atto dovuto.