Ho scoperto un mondo che vive e si nutre di piccole cose, che non chiede nulla, se non rispetto, e che offre tanto se rispettato.
Questo mondo l’ho sempre cercato in posti sbagliati e lontani, non mi ero mai accorto di quanto fosse vicino e aspettasse il mio sguardo, le mie attenzioni, il mio amore.
Ecco, adesso che è davanti ai miei occhi mi accorgo di quanto tempo ho sprecato e di quante volte, senza pensare, gli ho mancato di rispetto, di quante volte l’ho barattato con comodità estratte dalla sua purezza e poi restituite con lo scarto dei miei vizi e delle mie stupide pretese.
Qui, davanti ai miei occhi, la grandezza del creato che sopravvive senza armi pur combattendo contro un progresso che, senza pietà, ne annienta i suoi spazi; una grandezza che, talvolta, trova il suo splendore nella semplicità di un filo d’erba, nelle acque di un torrente, nel volo di una farfalla, nella maestosità di un albero che fa le coccole al cielo senza lasciarsi intimidire da quei sacchi di rifiuti lasciati lì, ai suoi piedi, da chi ha dimenticato, oltre quei sacchi, anche l’unica cosa che quel mondo chiedeva: rispetto.
(martedì 14 agosto 2012 alle ore 18.11)
