“Con le mani nel sacco”.

Entro in un supermercato per fare velocemente un po’ di spesa e poi cucinare per la mia cucciola, e dopo aver fatto quei piccoli acquisti necessari mi avvio verso la cassa.
Avevo un po’ di fretta, a dire la verità, ma l’educazione innanzitutto e perciò mi sono giustamente messo in coda. Non mi piace molto stare nella confusione dei supermercati, mi viene subito il mal di testa per il troppo reverbero, però essendo tutto sommato tra gente conosciuta, ho approfittato per salutare degli amici che – come me- facevano la fila, e non ho risentito eccessivamente di quel fastidio.
Quando la cassiera mi ha comunicato l’importo e ho messo la mano in tasca per prendere il portafogli, dalla filodiffusione partono le note di “Non è l’inferno” di Emma, e non so perché, direttamente dal ritornello, oppure la conversazione mi aveva tenuto talmente distratto da non accorgermi che fosse lei a cantare. Mi sono girato di scatto e più in fondo, vicino al reparto frutta, c’erano una giovane commessa ed una signora che si guardavano e cantavano mimando il gesto di Emma che si china leggermente sulle ginocchia quando dice “No, adesso no!”. Ho sorriso e per un attimo ho incrociato lo sguardo della signora che ha smesso di cantare, si è messa a ridere e con la mano si copriva la bocca, consapevole di essere stata simpaticamente colta “con le mani nel sacco”.
E’ inutile, davvero non c’è età per vivere la gioia che riesce a trasmettere la travolgente ed affascinante ragazza che ha costruito un “impero” di fans da nord a sud, da bambini ad anziani, da uomini a donne, senza perdere mai la freschezza e la genuinità di chi sa che il successo e la notorietà sono due accessori che coronano un sogno fatto di sacrifici e talento, e non un traguardo a prescindere da cosa si sia in grado di trasmettere agli altri.
La sua interpretazione del successo è certamente la vittoria più grande nella sfida difficilissima tra l’essere e l’apparire. E lei, indiscutibilmente, “è”.