Lo Stato, sempre alla continua ricerca di soldi, procede con la spending review, e a farne le spese sono sempre i Cittadini, che si tratti di tagli o che si tratti di nuove tasse. Nel mirino sempre gli stessi settori: Scuola, Sanità, Forze dell’Ordine, Pensioni. In tutti i casi, “loro”, gli artefici di queste intelligenti scelte, non hanno nulla da temere, poiché i figli li possono tranquillamente mandare nei College e nelle Università private, se si ammalano -oltre che avere un vero e proprio ospedale sul posto- possono ricorrere alle strutture private (dove nemmeno pagano perché magari “ricambiano” il favore diversamente), per la loro sicurezza hanno i personal bodyguard, e per la vecchiaia si sono garantiti un vitalizio da nababbi. Il Cittadino comune, l’insignificante “popolino”, deve annaspare, come sempre, nella speranza di sopravvivere giorno per giorno.
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Tra le tante cose che si sono innescate a seguito dei continui tagli, quella che desta non poche perplessità e preoccupazioni, è la necessità di sentirsi “al sicuro” unita alla “paura” di non potersi “garantire” questa sicurezza. Soprattutto nelle zone di campagna, il proprietario di qualche villetta avrà avuto l’idea di rivolgersi alla Vigilanza privata e questi, giustamente, ne hanno raccolto l’invito. Una volta sul posto si comincia a cercare altri clienti, facendo una politica di porta a porta come dei qualsiasi venditori di prodotti per la casa. Qualcuno accetta per convinzione, qualcuno per “timore”, qualcun altro si domanda del perché di questa insistenza, quando dopo un primo rifiuto si ripresentano a bussare alla porta.
Intanto è finito il tempo in cui si vedevano più auto delle Forze dell’Ordine circolare per le strade dei Comuni di competenza, lo Stato non garantisce più nemmeno il carburante con i suoi continui tagli. A qualche caserma è stato persino soppresso il numero telefonico storico e gli uomini in dotazione sono sempre di meno nonostante la mole di lavoro cartaceo aumenti per l’incremento demografico.
Siamo davvero alla frutta. Una deriva che non promette niente di buono.