Quando si parla di “attacco alla democrazia”, come sembra abbia detto la Boldrini, mi viene da chiedermi se viviamo tutti nello stesso Paese o se semplicemente alcuni hanno una visione piuttosto distorta della “democrazia”.
Sarà anche una democrazia rappresentativa (sulla carta) quella che vige in Italia, ma mi domando cosa ci sia di tanto democratico (e di rappresentativo) in uno Stato il cui Parlamento è formato da uomini nominati e non eletti, se buona parte di essi sono alle prese con problemi giudiziari, se qualcuno (e più di uno) per legge sarebbe dovuto essere ineleggibile, se si ricorre spesso a governi tecnici, se destra e sinistra governano insieme, se per fare riforme costituzionali inutili (e forse dannose) si ricorre ad una commissione esterna invece che al Parlamento, se e se e se…
E’ questo che prevede una democrazia? Immagino di no! Ma allora di quale “attacco alla democrazia” si sta parlando? Contestare in modo fermo e deciso un sistema che vive nell’illusione di un’idea a cui si ispira, ma che non è in grado di esprimerla per incapacità e per assoluta mancanza di volontà, è legittimo e doveroso da parte di chi in quell’idea ci crede e la vorrebbe vedere attuata. E non sarebbe difficile, se solo si anteponesse ai propri interessi e al potere personale il benessere della collettività, la sua crescita culturale, sociale ed economica, la trasparente onestà intellettuale necessaria per assumersi l’onere e l’onore di guidare un Paese. Un grande Paese.
Certe volte mi sorge il dubbio se la Società in cui credo, se la Giustizia in cui credo, se la Politica in cui credo, esistano veramente o se siano solo il frutto di una fantasia maturata nel tempo attraverso gli studi fatti -invero molto “distrattamente”- al Liceo, o a quei tanti film patriottici e pieni di alti valori morali che mi incantavano e mi incantano tutt’ora. Ed è triste fare queste considerazioni.
E’ triste e demotivante osservare da spettatore (e vittima) questo drammatico momento di crisi economica che ha generato un’ulteriore decadimento di valori individuali e collettivi. Decadimento che miete continuamente vittime disperate per la solitudine con la quale si è costretti ad affrontare problematiche troppo grandi e porte chiuse presso le banche, presso l’Agenzia delle Entrate, Equitalia o anche solo quella della propria famiglia o del vicino di casa. E’ una tragedia che investe sempre più persone e che non vede alcuna luce in fondo a quel tunnel nel quale “questa” pseudo democrazia ci ha trascinato e continua imperterrita a trascinarci.
E proprio in questo momento sento che “l’aumento dell’IVA probabilmente slitterà a dicembre”: pur di non rinunciare a nulla, uccideranno definitivamente l’economia nazionale, ma mai si renderà conto agli italiani del perché se un’opera la realizza un privato costa mille e se la realizza lo Stato costa un milione!
E allora non si meravigli la Presidente della Camera, e non consideri un “attacco alla democrazia” ciò che è solo una triste constatazione dei fatti! Apra gli occhi, si guardi intorno, e poi ne riparliamo.
“Attacco alla democrazia!” Alla democrazia? E dov’è?
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