Sono davvero tante le ragioni che possono portare alla disperazione e -di conseguenza- a compiere gesti estremi, gesti apparentemente incomprensibili, ingiustificabili, ma unica strada percorribile per chi, tra un misto estremo di coraggio e di vigliaccheria, non vede soluzioni davanti a sè.
Viene facile, quando si osserva dall’esterno e -soprattutto quando si osserva la vita degli altri- pensare che a tutto ci sia una soluzione, che ogni cosa sia superabile e che è stupido fare “certi pensieri“.
Mi domando se queste assennate persone hanno mai provato a non dormire la notte perchè -essendo da sempre abituati a pagare il dovuto- oggi non riescono più ad onorare la propria firma, a pagare un mutuo o le tasse.
Mi chiedo se hanno mai provato cosa significhi non avere il coraggio di rispondere al telefono per timore che sia un creditore a chiamare, o avere il cuore che batte a mille quando arriva il postino con una raccomandata.
Mi chiedo se -sempre queste assennate persone- hanno mai provato a vedersi sfuggire di mano il frutto dei sacrifici di una vita perchè le banche non hanno alcuna pietà, o Equitalia -che per molto meno delle banche- ha il potere di venderti la casa all’asta dall’oggi al domani. E’ evidente che per arrivare a tutto questo, non è sufficiente solo la crisi economica in atto, ma che si siano commessi degli errori lungo il percorso, però -spesso- questi errori sono il frutto di investimenti fatti in epoche non sospette e fatti per esigenze di lavoro, talvolta per il semplice rispetto della legge.
No, care assennate persone che troppo spesso puntate il dito e che quasi sempre vi girate dall’altra parte quando vi si chiede in qualche modo un aiuto!
Per una volta provate a guardare ciò che vi circonda senza pregiudizi, senza sentirvi un gradino più in alto rispetto a chi vi sta di fronte, e chiedetevi sempre, quando parlate con qualcuno, se i suoi sorrisi sono veri o se nascondono disperazione, se dietro gli occhiali scuri ci siano occhi sofferenti per il sole o per le troppe lacrime e l’insonnia.
E se proprio siete convinti che a tutto ci sia una soluzione, prospettategliene una, datevi da fare per dargli un aiuto in qualche modo… altrimenti, restano solo parole: inutili e ingannevoli parole.
Scusate lo sfogo, ma in questo periodo si parla solo di questo argomento, viste le continue e drammatiche notizie che apprendiamo, anche non lontane da noi.
(giovedì 10 maggio 2012 alle ore 21.11)
Ancora una riflessione sulla disperazione e sui gesti “estremi”.
Giancarlo Aspromonte > Io la penso così... > Ancora una riflessione sulla disperazione e sui gesti “estremi”.