Dopo tantissimi anni, libero (ahimè) da impegni di lavoro, stamattina sono andato al Consiglio Comunale. A prescindere se possa piacere o meno, la Sala Consiliare è stata completamente ristrutturata e rinnovata, con un impianto di microfoni finalmente ben funzionante e moderno, gli scranni nuovissimi, i quadri attaccati ai muri, le sedie tutte ordinate per il pubblico, il riscaldamento… insomma, decisamente curata (a parte lo schermo gigante che avrei scelto di tipo a scomparsa, nonostante la forma, e la porta che collega con gli uffici che si potrebbe completamente mascherare con un piccolo accorgimento).
Confesso che ho provato un po’ di emozione, entrando, perché i miei ricordi risalgono a quando ero poco più che ventenne, ma poi mi sono subito trovato a mio agio perché -a parte qualche viso nuovo- conoscevo quasi tutti, qualcuno proprio da allora, altri da un po’ meno.
Non voglio fare la cronaca di come si è svolto il Consiglio, lascio questo compito ai giornalisti presenti in Sala; ciò di cui io vorrei parlare sono alcune piccole cose che ho osservato e ascoltato, a cominciare dalla scarsa presenza di pubblico -ma credo che questo dipenda in gran parte dall’orario decisamente impossibile per la gente che lavora- e dal continuo “movimento” da parte dei Consiglieri che avrei voluto vedere sempre seduti e attenti ad ogni intervento, in rispetto verso il ruolo svolto e verso chi osservava dalla platea. A questo si è aggiunta anche -in taluni casi- eccessiva “durezza” nei confronti di chi interveniva dal pubblico, magari “ignara” di quelle che sono le regole -e non per mancanza di rispetto verso l’Istituzione stessa-, nonché “animata” dalla voglia di dire la sua opinione sul problema che veniva trattato (mensa e trasporto scolastico), a differenza di chi le regole le conosce bene e le ha infrante in modo decisamente più grave in qualche altra occasione.
Altra cosa che mi ha lasciato “spiazzato”, avendo memoria di quei Consigli Comunali di tanti anni fa, è stata l’opposizione “morbida” cui ho assistito (a parte un intervento), nei toni e/o nelle argomentazioni: a quei tempi, ascoltavo degli interventi pieni di passione che anche se provenivano da “colori politici” diversi da quello che io votavo, mi emozionavano nel loro complesso. Invece, di appassionata arte oratoria hanno fatto sfoggio solo un Consigliere di minoranza ed il Sindaco -probabilmente entrambi sia per esperienza che per deformazione professionale-.
Di ciò che è stato detto in Consiglio, riguardo all’OdG, voglio sottolineare solo due cose: l’ISEE -dal quale si parte per decidere l’importo da pagare- fa riferimento al reddito dell’anno precedente e non è detto che le persone possano trovarsi nelle stesse condizioni del precedente anno, sia come reddito che come potere d’acquisto o come situazione familiare nel suo complesso, perciò lo ritengo un parametro “superato” (ma questo non solo per i Comuni); il controllo sui mezzi di trasporto deve essere effettuato a prescindere dal certificato di revisione poiché i freni o altro, possono rompersi anche dopo un paio di mesi -mentre la revisione, invece, dura un intero anno- e l’Amministrazione in questo deve essere vigile, così come per la qualità della mensa. E riguardo alla considerazione fatta dal Sindaco circa gli interventi di alcuni Cittadini sul web attraverso i Social Network utilizzando pseudonimi, non posso che dargli ragione: la considerazione e le risposte si danno a chi, nelle sue esternazioni, ci mette la faccia ed il suo nome e cognome, che sia attraverso il web, o che sia attraverso i giornali.
Al Consiglio Comunale.
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