A cosa serve promuovere un referendum se poi, nonostante vinca il Popolo, il Parlamento trova il modo di riproporre la stessa Legge in modo diverso e fa comunque di testa sua? Soldi pubblici spesi inutilmente! Ma voi pensate che se veramente si raggiungesse il quorum per questo referendum sul taglio degli stipendi ai Parlamentari, cambierebbe qualcosa?
Intanto -a dire di qualche giurista- è un Referendum non ammissibile in quando contrasta con una norma Costituzionale, poiché l’articolo che si vorrebbe abrogare, sembra sia legato ad un articolo della Costituzione.
Ma ammesso che la Consulta lo ammetta, pensate che si lasceranno toccare il portafogli senza correre ai ripari prima e dopo il Referendum stesso? “QUESTI” politici che abbiamo noi? Ma scherziamo?
Questi, pur di non perdere neppure un centesimo dei soldi che guadagnano “disonestamente” (perché onestamente significherebbe lavorare per il bene del Popolo e così non è!) e pur di non cedere neppure sul più piccolo dei privilegi che si sono costruiti ad arte, venderebbero persino la madre, figuriamoci se si lasciano intimidire o prevaricare da un Referendum! E chi è il Popolo per sentirsi così importante da “osare” mettere in discussione il loro “ottimo” operato, la loro “misera” paga e i loro “giusti” privilegi?
Signori, non scherziamo!
Totò, il grande Totò direbbe: “Ma mi faccia il piacere!!!”.
(sabato 7 luglio 2012 alle ore 18.37)