Montalto Uffugo: è ancora tempo di “lucciole”.

luccioleDa quanto si continua a vociferare, pare che il fenomeno delle “lucciole senza ali” non accenna a ridimensionarsi. Eppure un po’ di “chiasso” l’articolo di qualche settimana fa lo aveva generato, ma evidentemente non ha “suggerito” alcuna sosta né nella domanda, né nell’offerta. Che faccia caldo o freddo, che piova o che ci sia il sole, le attività continuano alla villetta comunale così come -sempre per vox populi- anche nel parcheggio vicino alla piazza principale.
Ancora una volta il pensiero va ai bambini che frequentano la villetta per giocare, ma anche a tutti quei passanti che loro malgrado sono costretti ad assistere ad atti sicuramente non consoni ai luoghi.  E ancora, il pensiero va a quei pensionati che si lasciano tentare dal “richiamo” dei sensi e dagli sguardi ammiccanti e provocatori che danno inizio all’adescamento. Essi sanno che, ritornando a casa, per quella debolezza di un momento dovranno rinunciare alla frutta per un paio di settimane almeno, ma cedono al detto antico della “debolezza della carne“.
Ancora qualcuno in paese rimane sbigottito nell’apprendere di questa situazione “insolita” per Montalto, altri invece rispondono candidamente “e tu adesso te ne sei accorto?“. Ma ha poca importanza se la gente sapeva o non sapeva, la cosa che meraviglia me è che il fenomeno esiste e non è per niente nascosto.

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