Lame che affondano nella mente, che scavano senza sosta, taglienti e velenose, affilate e amare, impietose e sadiche.
Lame che incidono solchi profondi nell’anima lacerando la sua essenza, facendo sanguinare persino ciò che di sangue è privo.
Lame arrugginite e affilate che tagliano e infettano le carni con un germe insidioso e sottile, perverso e vorace di certezze, lame che penetrano, senza pietà alcuna, mosse dalla mano incerta e insicura della propria stupidità.
Lame certamente destinate a svanire, ma che quando appaiono, seppur nell’immaginario, feriscono più di un coltello conficcato nel petto…
Lame taglienti, l’immagine del primo suicidio che genera la mente umana.
Riflessioni. Riflessioni prive di senso.
(lunedì 9 luglio 2012 alle ore 19.27)