Ho imparato che non bisogna mai dare nulla per scontato. Soprattutto, non bisogna dare per scontato che le persone che amiamo non abbiano bisogno di sentirsi dire “ti amo” solo perché “tanto, lo sanno!“.
Ho imparato che quando al mattino si esce da casa, non sempre si riesce più a farvi ritorno e ho visto persone piangere e soffrire per non aver detto “ti amo” al proprio compagno o alla propria compagna, ad un figlio, alla madre…
Sono due semplici parole che troppo spesso diamo per scontate, ma che non lo sono affatto, nonostante possiamo far sentire il nostro amore con i gesti, con i comportamenti.
Il giorno in cui morì mio padre, io ero lì, accanto a lui… e nonostante sapessi che le rassicurazioni dei medici erano solo parole di consolazione, non gli ho detto “ti voglio bene” quando ancora respirava… Non voglio che accada più: il dolore che si prova è troppo grande e non va più via, neppure dopo anni ed anni… Ecco perché, alle persone che amo -a qualsiasi livello- faccio in modo di farglielo “sentire“… e sapete una cosa? Sto bene quando riesco a pronunciare “ti amo” con la consapevolezza di non dire due semplici parole, ma di donare interamente me stesso e di non sentirmi più schiavo dei miei timori…
Ecco: è con questa riflessione che voglio augurare a tutti una buona e serena giornata, prima di mettermi in macchina…
(lunedì 25 giugno 2012 alle ore 06.48)
