Probabilmente è da sciocchi continuare a credere in qualcosa che appare sempre più lontano dalla realtà, ma io voglio ancora continuare a credere in un mondo più giusto, che abbia delle regole certe. Un mondo che sappia rendere giustizia a tutti quei bambini che muoiono ancora per fame (e non alludo solo al terzo mondo), per infezioni dovute alla sporcizia, per impossibilità di ricevere un’assistenza sanitaria anche minima, mentre dall’altra parte della “barricata” il cibo viene buttato nella spazzatura, le medicine si lasciano scadere negli armadietti del bagno, stuoli di luminari della medicina si riuniscono attorno ad un letto posto nella suite di un grande Ospedale, e magari solo per curare una congiuntivite.
Voglio credere ancora in un mondo che sappia compiere scelte difficili, ma necessarie, per salvaguardare quel poco che è rimasto di una natura smembrata e violentata in ogni suo aspetto, senza tenere conto di un ecosistema sempre più fragile, e delle conseguenze disastrose e irreversibili di scelte sconsiderate di una politica disattenta, compromessa e sottomessa alla fame di denaro e di potere di uomini senza scrupoli.
Voglio ancora credere che ci siano persone capaci di mettersi in gioco e di lottare perché i diritti dell’individuo siano veramente inviolabili, che la Giustizia sia veramente tale con tutti e per tutti, che la Politica sappia tornare ad essere ciò che le compete escludendo dalla sua nobile pratica tutti quegli uomini che ne hanno fatto un volgare mestiere al servizio di se stessi e dei potentati che li foraggiano come se fossero bestie al loro servizio.
Voglio ancora credere che possa esserci un rigurgito di dignità nelle persone che andranno ad esercitare il potere legislativo e ad amministrare le Città, e nello stesso tempo in tutti coloro che saranno chiamati ad eleggerli, perché sappiano scegliere tenendo conto della moralità e dell’integrità dei candidati, oltre che della loro preparazione. Voglio ancora credere che domani, quando queste persone saranno elette, sappiano avere sempre la stessa faccia, di giorno e di notte, davanti e di dietro, senza mai tradire chi li ha votati e la missione a cui sono stati chiamati.
Voglio ancora credere che un mondo migliore sia possibile, nonostante tutto, nonostante tutti.
Vorrei anche svegliarmi, domattina, e poter continuare a credere in tutto questo, senza lasciarmi vincere dallo sconforto e dalle difficoltà, o dal comportamento ambiguo di quelle persone che cambiano il loro atteggiamento nei miei (o altrui) confronti solo tenendo conto dei propri interessi del momento, della convenienza delle circostanze. Vorrei potermi svegliare, domattina, e scoprire che il sorriso che sto provando ad accendere sul mio volto non sia soffocato da ulteriori delusioni o sconfitte. E vorrei che tutti, domattina, aprendo gli occhi possano sentirsi vincenti e pronti ad affrontare la vita e tutte le difficoltà senza mai abbandonarsi al rifiuto della vita stessa. Mai!
Si, voglio crederci ancora!
Giancarlo Aspromonte > Riflessioni Spettinate > Si, voglio crederci ancora!