La Regione Calabria ha votato nei giorni scorsi la riduzione del numero dei Consiglieri, dagli attuali 50 al più congruo numero di 30, visto l’ultimo censimento della popolazione residente. Non c’è che dire, un risparmio notevolissimo in termini di costi per la collettività, visto che tra rimborsi spesa e “stipendio” mensile, sembra che i Consiglieri calabresi fossero tra i più pagati d’Italia. E tra Consiglieri e Assessori ridotti di numero (e a questo punto immagino anche una riduzione dei rimborsi ai gruppi consiliari), si andranno a risparmiare circa tre milioni di euro l’anno, se i dati presenti in giro per la rete sono esatti.
Però a me la domanda sorge sempre spontanea, purtroppo: non sarà mai che i venti “sfrattati” che non potranno più sedere in Consiglio Regionale saranno destinati ad occupare poltrone di pari costo in altri (e non vorrei “ulteriori”) carrozzoni, anziché farci risparmiare quei circa tre milioni di euro all’anno? No, perché con una cifra più o meno di questo importo si potrebbe far fronte a tanti problemi che attanagliano la nostra Regione, dal lavoro alla sanità, dal sociale alla tutela del territorio.
Mi chiedo, infatti, che senso abbia spendere così tanti milioni di euro all’anno per pubblicizzare la nostra regione, se poi non si investe sul territorio: è come propagandare nel mondo e con cifre esorbitanti un Festival, magari con un presentatore di grido, ma durante il quale, però, i concorrenti devono cantare senza orchestra, senza amplificazione, senza palco… E guardando lo stato delle nostre coste, non si può che notare come un paesaggio splendido e un mare invitante, siano spesso deturpati da cementificazione selvaggia, tratti di lungomare risucchiati dall’acqua e liquame maleodorante che si riversa in mare, segno evidente della mancanza e/o del malfunzionamento dei depuratori. In diversi comuni si trovano molto spesso cumuli di immondizia che vengono dati alle fiamme per disperazione (aggiungendo ulteriori danni con la diossina che si propaga nell’aria) poiché siamo in costante emergenza rifiuti e con la differenziata che non si riesce a far partire a pieno regime, nonostante i moniti dell’Europa. O il caso di un Ospedale il cui Pronto Soccorso viene continuamente mostrato dai Tg come se fosse un fiore all’occhiello quando vengono a fare “passerella” i politici, per poi ritrovarsi privo -nella realtà di tutti i giorni- del personale necessario, oltre che di apparecchiature indispensabili per curare i pazienti; e a questo si aggiunga pure che non è stato previsto un parcheggio nelle immediate vicinanze per chi accompagna un paziente d’urgenza con l’auto di famiglia.
Ecco, sono quei piccoli accorgimenti, insieme a cose decisamente indispensabili, che rendono inutile propagandare una regione da visitare che poi non è in grado di offrire i giusti servizi. Con questo non voglio assolutamente dire che sia tutto negatività, poiché non è così, ma certamente mi piacerebbe che quei soldi che si vanno a risparmiare con il taglio di Consiglieri e Assessori venissero spesi per migliorare tante criticità per far diventare la Calabria una regione veramente all’avanguardia e sempre meno identificabile come ‘ndrangheta e assistenzialismo.
Calabria: saranno 20 in meno i Consiglieri regionali.
Giancarlo Aspromonte > Riflessioni Spettinate > Calabria: saranno 20 in meno i Consiglieri regionali.