L’austera tua bellezza,
che tersa agli altri appare
già pel semplice sorriso,
a te nascosta, sovente, resta.
Come immortal canto
di sordo compositor sublime,
ch’il celestial composto
sol coll’occhi ode, nell’altrui plaudire,
sì, ne’ miei stupìti sguardi
di te mai paghi, invero,
tal bellezza ben riflessa appare
e belli rende pure gli occhi miei.