Ma loro fingono di non vedere…

L’Inps dice che “sta bene”, ma sembra che abbia ereditato dall’Inpdap (ex Ente Previdenziale dei Dipendenti Pubblici) un buco di oltre 10 miliardi di euro, e per far fronte ai suoi impegni le prova tutte, persino di sostituirsi al Parlamento nel decidere come gestire la “cumulabilità” dei trattamenti pensionistici di invalidità, oltre che di sospendere l’erogazione in attesa di visita di accertamento, o di “stretta” eccessiva con le Commissioni Mediche. Se a questo “danno” cui è stata obbligata aggiungiamo la continua chiusura di attività da parte di numerose Imprese (con il conseguente calo di introito dei contributi con i quali vengono erogate le pensioni agli attuali pensionati), basta poco per immaginare che presto l’Inps avrà qualche “problemuccio” serio da risolvere e che la fatidica pensione sarà un traguardo sempre più difficile da raggiungere (se mai si raggiungerà).
E sarà anche sciocco, ma anche questa volta una domanda mi nasce spontanea: si sarà reso conto qualcuno lì a Montecitorio che se continuano a “tassare” invece che ridurre l’imposizione fiscale, se non inventano qualcosa per far ripartire la crescita e i consumi, se non decidono di tagliare tutti i costi della politica invece che Scuola e Sanità, sarà il fallimento dello Stato in pochissimo tempo? E’ mai possibile che continuino a litigare su chi è stato a ridurci in queste condizioni fingendo di non sapere che sono tutti responsabili, nessuno escluso? Le chiusure di Partite IVA non gli dicono niente? O pensano che essersi inventati Serpico possa aiutarli a risolvere l’evasione fiscale?
Hanno il coraggio di asserire che il loro stipendio è “congruo” e non eccessivamente alto, ma considerano “prestazione occasionale” fino a 5.000 euro di guadagno all’anno pur sapendo che un’attività con partita IVA non può esistere con meno di 20.000 euro all’anno altrimenti non ce la fa a pagare tutte le imposte e a “sopravvivere”. Non sarebbe più corretto innalzare la prestazione occasionale fino a 20.000 euro l’anno incamerando così il 21% di ritenuta e consentendo a chi non ha lavoro di poter “campare” in modo onesto? No, questo -per loro che non sanno quanto costi un litro di gasolio, o il pane, o il latte-, non è concepibile.
Adesso che siamo in campagna elettorale, persino Monti, colui che di tasse ne ha inventate tante e ne avrebbe voluto inventare ancora di più, sta promettendo che ridurrà la pressione fiscale. Dovremmo credergli? Io sicuramente no. Così come non credo a Berlusconi che si professa “salvatore della Patria”, o a Bersani che non presta alcuna attenzione a chi “obbligherà” a votare nelle sue liste, o al Movimento Arancione sul cui carrozzone stanno già “ospitando” volti “trombati” o “fuggitivi”  da altri partiti.
Ma a prescindere da quale sarà la mia o la vostra scelta, il problema vero è che ciascuno di loro prometterà cose che sa già di non poter mantenere, e tanti -ancora una volta- ci crederanno e si faranno “fare fessi”. E mentre loro saranno lì in Parlamento a “gongolarsi” con quel “grasso” stipendio e annessi privilegi, noi poveri italiani saremo costretti a fare i conti con i centesimi per arrivare a fare una modesta spesa che consenta almeno un pasto caldo al giorno (poi almeno uno a settimana, poi…).