Le Commissioni Mediche e le disabilità non riconosciute.

Per anni, in passato, le Commissioni Mediche dell’INPS hanno rilasciato con eccessiva facilità le certificazioni di invalidità civile -spesso con conseguente diritto alla pensione di accompagnamento- a persone non realmente disabili, arrivando persino a certificare casi di cecità al 100% che -per fortuna-  la Guardia di Finanza sta “beccando” a leggere giornali, guidare automobili, eccetera.
In seguito a tutti i controlli che stanno avvenendo, mossi anche dalla crisi economica e dal debito pubblico dello Stato, la stessa INPS ha cominciato a chiamare a visita una vasta platea di invalidi civili per la quale eroga mensilmente le relative pensioni. Lo scopo sembrava essere -almeno sulla carta- quello di accertare il reale diritto a tale beneficio economico, ma la tensione generata da tutti i casi portati alla luce dalla Guardia di Finanza e gli “ordini” di scuderia che invocano risparmio ad ogni costo, stanno generando non pochi problemi tra i Cittadini disabili che vengono chiamati a visita.
Fin quando possa esistere un “ragionevole dubbio” sulle reali condizioni di una persona, io posso capire che si facciano gli accertamenti e che la Commissione valuti bene che non vi siano truffe in atto, ma da qui a “sospendere” in forma preventiva gli emolumenti fino ad accertamento avvenuto, per coloro che vivono la condizione di disagio è un ulteriore beffa al danno e al dramma che vivono quotidianamente. Non solo. Ci sono casi eclatanti di persone che hanno subìto l’amputazione di un arto a cui è stata sospesa la pensione fino ad accertamento avvenuto, come se nel frattempo l’arto avesse potuto “ricrescere”. O ancora, persone impossibilitate ad alzarsi dal letto per postumi da ictus cerebrale (paralisi) a cui viene insistentemente negato il diritto al trattamento di accompagnamento nonostante siano assistite giorno e notte.
Io capisco tutto quando bisogna fare sacrifici perché la crisi non consente sprechi, ma il taglio indiscriminato che colpisce sempre i più deboli e i più bisognosi (e attenzione: qui non parliamo di sprechi, ma di necessità!), mentre si lasciano “pascere” tutti i vari carrozzoni e tutti i privilegi costruiti ad arte per una “casta” sempre più affamata e ingorda.
Come si fa, per esempio, quando si va a fare la visita direttamente in casa ad una persona anziana con tanto di referto ospedaliero che ne certifica la disabilità irreversibile, a negare l’evidenza? E’ possibile che i colleghi dell’Ospedale pubblico abbiano preso un abbaglio e che le relative TAC siano state “truccate”?
Questo “zelo” eccessivo che ha prodotto un notevole decremento delle erogazioni pensionistiche solo nell’ultimo anno, ha creato una quantità enorme di problemi e disagi, nonché forti discriminazioni tra coloro che hanno avuto la possibilità materiale di “difendersi” e quelli che hanno dovuto accettare passivamente le infauste decisioni. Ma se un disabile riuscisse a “provare” l’incapacità della Commissione giudicatrice, avrebbe almeno la soddisfazione di vederli licenziare in tronco, oltre che ottenere i diritti usurpati? E se questa fosse la “pena” a cui andrebbero incontro se il diniego fosse riconosciuto ingiusto, sarebbero così “ciechi” da non vedere l’evidenza?
Ogni volta che viene leso anche un solo diritto ad un Cittadino, soprattutto se “debole”, la Società cosiddetta “civile” avrà maturato un’ulteriore sconfitta. Ed oggi siamo fortemente “perdenti”…

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