Rimaneva lì, immobile, con lo sguardo perso nel vuoto.Il corpo immobile come un sasso, con le braccia lasciate scivolare lungo i fianchi, i piedi perfettamente allineati e scalzi.
In alto, qualche grado oltre la perpendicolarità, il sole continuava a riscaldare oltremodo la sua testa e la stordiva.
Bastava un nulla, persino un moscerino che si posasse sulla punta dei suoi piedi o che, svolazzando, avesse urtato le sue spalle, e il precario equilibrio si sarebbe rotto spingendo il suo corpo verso il vuoto.
Ma non c’era niente che si muovesse.
E il vento non voleva soffiare…
(mercoledì 6 giugno alle ore 17.12
Ma il vento non voleva soffiare…
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