Follia…

Spesso mi sono chiesto cos’è che spinge una persona a farla finita. Già… cos’è?
Forse il senso di sconfitta, forse l’amarezza che si prova dinanzi a tutto ciò che, nonostante gli sforzi fatti, gira sempre nel senso contrario a quello che si vorrebbe… forse il rifiuto inconscio (o eccessivamente conscio) del non essere accettati, forse la troppa pressione subìta da parte di chi si aspetta sempre di più… forse la consapevolezza che, per quanto ci si possa sforzare, niente potrà mai cambiare le cose, nessuno potrà mai capire tali sforzi… o forse semplicemente perché la stanchezza finisce per vincere su tutto e allora ci si lascia andare, ci si abbandona alla voglia di dire “basta!”…
Mi sono anche chiesto perché chi assume tale decisione, si sforza di lasciare un messaggio per spiegare le ragioni… mi sono chiesto a cosa possa servire se non a far pesare tale gesto sulla coscienza degli altri…
Un simile gesto, di per sè, indipendentemente dal messaggio che si lasci oppure no, suscita semplicemente tre reazioni… il rimorso in chi se ne sente a vario titolo responsabile… la macabra soddisfazione in chi questo gesto lo auspicava… l’indifferenza totale in chi, con o senza di esso, continua la sua vita così come l’ha sempre vissuta.
Allora perché sforzarsi, ostinarsi… a trovare “un colpevole” quando ciascuno, in cuor suo, sa bene come rapportarsi verso tale follia colma di rassegnazione e, soprattutto, di tanta, tanta amara sconfitta?
Già… è incredibile quanto possa essere determinante nella vita di un uomo sentire il macigno della sconfitta pur avendo vissuto sempre a testa alta una coraggiosa maratona verso traguardi rimasti solo ed esclusivamente chimere…